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13 Settembre 2014: un sabato pomeriggio @fuori_posto al Parco Andrea Campagna
Io sono fuori, tu sei a posto? #estateromana2014 #fuoriposto2014
13 Settembre, Parco Andrea Campagna
Durante la quarta giornata del festival, il pubblico ha seguito gli spettacoli come fosse in un teatro, anche i passanti più frettolosi, si sono fermati affascinati dagli spettacoli. Ieri a fuori Posto l’emozione e la bellezza erano palpabili. La frase di un bimbo, che vedeva Simona Atzori danzare, più di tutto, ha dato un senso al nostro festival “Mamma, lei le braccia le ha, sono braccia magiche”.
Ad aprire il pomeriggio, i saluti del Presidente del Municipio IV Emiliano Sciascia, che ha accolto il gioco di Fuori Posto e si è seduto in sedia a rotelle, per un divertente giro in carrozza, potendo osservare lui e mostrare al pubblico il cambiamento di punto di vista, quando si vive quotidianamente su 4 ruote.
Ad aprire gli spettacoli il Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli, che con i suoi angeli scesi in piazza, ha coinvolto tutti con la leggerezza di parole, voce e gesti, regalando al pubblico poesia e grazia. E anche i piccoli sassi per i sogni belli, i messaggi scritti a mano e regalati, le pillole contro l’indifferenza, hanno fatto sentire la piazza soave e danzante, come palloni al vento verso il cielo.
A seguire “Affari di famiglia” dei fuori contesto, con la storia di Anna, mamma di un figlio nato con disabilità, ha lasciato attonita e commossa la piazza, che per 20 minuti ha sospeso il fiato per seguire le parole, i gesti e la danza di questa relazione madre -figlio- resto del mondo, portata in scena con grande intensità.
Simona Atzori, per la prima volta ha ballato in strada, per la prima volta “fuori posto”. Ha portato al festival la grande danza, dai grandi teatri. E tutta la piazza, ad un tratto, è diventata magica: la luce del tramonto, costruiva tagli studiati su di lei, il pubblico attento come ad una prima della scala e i bambini seguivano i suoi passi, immaginando di ballare come lei. Pura bellezza.
A chiudere la serata, la replica dei “monologhi nel bus” tratti dallo spettacolo integrale “Affari di Famiglia” dei fuori contesto, ha sussurrato le fragilità e la potenza di quattro donne, madri e non madri. Lo spettatore è entrato in casa di queste donne, a spiare le parole,fino all’incontro degli occhi, fino a sentirne il fiato addosso.
Foto a cura di Fausto Podavini e Maria Cardamone